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Eni, JPM la vede a 18,5 euro

JPMorgan ha ridotto da 19,5 a 18,5 euro il prezzo obiettivo sul titolo Eni, livello che resta ampiamente al di sopra delle attuali quotazioni di Borsa del titolo. La raccomandazione è ribadita a overweight. Il Capital Markets Day è stato “misto”, segnalano gli analisti, che hanno confermato la stima di Eps sul 2022, abbassando del 10,2% quella sul 2023.

 

Tassa del 10% sugli extraprofitti delle imprese energetiche

L’indice Stoxx del settore Utility europeo è poco variato, in linea con l’andamento dell’indice Stoxx principale. Da inizio anno ha perso il 6%, anche questo dato è in linea con l’indice Stoxx globale.

 

Oggi sono sotto i riflettori le società del comparto quotate a Piazza Affari.

 

Nel Decreto contro il caro energia approvato venerdì sera dal Governo italiano è prevista una tassa del 10% sugli extraprofitti delle imprese energetiche realizzati negli ultimi sei mesi. Il Governo punterebbe a raccogliere circa 4 mld di euro, per un extra-profitto implicito di circa 40 ml. Nel dettaglio si tratta di un contributo a titolo di prelievo straordinario a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello Stato l’attività di:

 

i) produzione di energia elettrica;

 

ii) produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale;

 

iii) rivendita di energia elettrica, di gas metano e di gas naturale;

 

iv) importazione di energia elettrica, gas naturale o gas metano;

 

v) produzione e importazione distribuzione e commercio di prodotti petroliferi.

 

La base imponibile del contributo straordinario è costituita dall’incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, al netto dell’IVA, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021. Il contributo si applica nella misura del 10% nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a 5 mln. Niente contributo se l’incremento è inferiore al 10%.

 

 

Si allarga il blocco delle società coinvolte, che include tutti i produttori, rivenditori e importatori di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Ricordiamo che il precedente intervento del governo sulla tassazione degli extra profitti, contenuto nel Decreto Sostegni Ter e aggiornato nel Decreto Antifrodi riguardava invece solo parte della produzione rinnovabile, dal 31 gennaio 2022 a fine 2022.

 

La base imponibile è una sorta di margine di contribuzione. Il calcolo degli extra profitti è in parte retroattivo, in quanto viene preso in considerazione il periodo 4Q 2021-1Q 2022, rispetto allo stesso semestre dell’anno anno prima.

 

Tra le società quotate, impatto negativo nel settore Energy per Eni, Gas Plus e Saras, nel settore Utilities per le società esposte alla generazione, trading e vendita di elettricità principalmente i produttori Rinnovabili, Enel, Edison, A2A, Iren , Erg , Falck Renew, in parte marginale le altre Local Utilities Hera e Acea  mentre sono escluse le regolate Snam, Terna e Italgas.

 

Molto complessa la definizione della base imponibile, con un calcolo del potenziale impatto sui singoli titoli al momento ancora difficile da quantificare. Il Decreto dovrebbe diventare legge entra la metà di questa settimana, anche se non si escludono potenziali ritocchi. Da valutare il tema della retroattività e della parziale sovrapposizione con la misura già introdotta su parte delle rinnovabili (price-cap), oltre che il rischio di impugnative costituzionali. Stamattina ENI ha annunciato un impatto di qualche centinaio di euro nel scenario worst case.

 

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 16,0x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,70%.

 

ENI – Nuova significativa scoperta a olio e gas associato in Algeria

Eni e Sonatrach hanno annunciato ieri una nuova importante scoperta ad olio e gas associato nella concessione Zemlet el Arbi, nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino.

 

 

La concessione è operata dalla Joint Venture tra Eni (49%) e Sonatrach (51%). Le stime preliminari per le risorse di questa nuova scoperta ammontano a circa 140 milioni di barili di olio in posto. Durante il test di produzione il pozzo ha erogato 7000 barili/giorno di olio e 140.000 metri cubi/giorno di gas associato.

Raccomandazione investiresulweb

 

Raccomandazione buy sulle azioni Eni prezzo obiettivo 17 EUR.

 

Ultimo prezzo azioni Eni 10:44:40 

13,034

+2,40%(+0,306)

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